mercoledì 27 giugno 2012

Emma Marrone - Cercavo amore



"La passione segreta di Venceslao Scannalupo per il talent targato De Filippi esce allo scoperto con questa nuova recensione che tratta, ancora una volta, un brano scritto da una delle Amiche di Maria, la salentina Emma, recentemente assurta agli onori della cronaca per essersi fatta soffiare il fidanzato ballerino (Amico di Maria) da Belen Rodriguez, nota vacca mitragliata della televisione italiana. La passione morbosa cui abbiamo accennato prima affonda le sue radici nel bisogno irrefrenabile dello Scannalupo di avere a disposizione continuamente nuovi testi da analizzare semanticamente e filologicamente, onde estrapolarvi il nucleo del fastidio che tutto permea e tutto domina. A questo bisogno sopperiscono Maria e i suoi Amici, di cui lo Scannalupo è quindi da anni un fedele fan"

Nessuna migliore introduzione di quella dedicata dal Niù Gallipoli Times al dott. Scannalupo può presentarci

Filologia del fastidio - Puntata III

a cura di Venceslao Scannalupo

Mostrami i segni delle tue ferite che mi sembrano guarite già da un po’

Io sono sanissimo e sentirmi dire da una come te di mostrarti le ferite mi sembra paradossale. Mostrami per cortesia le tue lesioni cerebrali, così le mettiamo a confronto con quelle di Belen e se per caso risultano simili potresti anche tornare insieme al ballerino che tanto ha tracciato piatto e quindi, come tutti, non può che desiderare ciò che non possiede…

Guardati quest’attitudine ti rende meno fragile, ma poco credibile

Tu invece che ti spacci per cantante sei credibilissima, sì sì…

Mi hai detto ti amo, non mi ricordo

E’ una domanda o una constatazione? Nel qual caso è insensata: come fai a sapere che ti ho detto “ti amo” se non ti ricordi? Ma una domanda presuppone un punto interrogativo che non c’è, dunque non si capisce bene cosa tu abbia cercato di dire ma voglio tranquillizzarti e fugare ogni dubbio: è assolutamente impossibile ch’io t’abbia detto una cosa del genere.

Cercavo amore e alla fine mi ero illusa fossi te

Ora, giovane Emma, io capisco che il vilipendio della lingua italiana sia una delle poche armi in tuo possesso per arrivare anche ai più teen dei teen, però non capisco perché attuarlo laddove non è necessario. Vedi che suonava benissimo anche “cercavo amore e alla fine mi ero illusa fossi tu”… non c’erano congiuntivi che, con la loro esattezza, minavano il buon ritmo del testo, non c’erano accenti da spostare a causa della loro incompatibilità con la sonorità, e allora santo iddio perché? Perché usare il TE? È uno degli errori tollerati che mi infastidisce maggiormente, dovrebbero  proporre il taglio della lingua per chi usa il TE, o torture medievali riadattate ai tempi moderni, basta estirpare questo morbo ammorbante e indisponente. 


Cercavo amore, ma alla fine ho avuto tutto tranne

Ma tranne che? TRANNE TE!!! UH UH   UH UH    UH UH UH    UH UH UH UH

Cercavo amore e alla fine ho anche creduto fosse in te

Sei un’idiota egocentrica, narcisista e visionaria con un utilizzo compulsivo del “te” che francamente comincia a infastidirmi mortalmente

Cercavo amore, ma alla fine ho sparato contro te

Beh, hai  una mira dimmerda perché sono qui, vivo e vegeto, a parlare delle tue cacofonie…


Spingiti oltre questo egemonico silenzio e spogliati di ogni tua banalità

Egemonico silenzio?  Ma che cazzo vuol dire? Ma soprattutto, qualsiasi cosa voglia dire… perché non trai spunto e non cominci a tacere? Egemonico silenzio… io sono basito! E comunque non è così egemonico perché tu stai cantando e quindi perseverando nell’infastidirmi. Ah, e adesso mi spoglio di ogni mia banalità, provvedo subito a cestinare il file mp3 della tua canzone, così mi sentirò molto più leggero. E se ti capita spogliati di questa saccenza mourinhiana che ti va stretta e cerca di capire che la tua banalità è talmente egemonica da influenzare tutto ciò che ti circonda. 

Mi hai detto ti amo, non mi ricordo

Alzheimer al primo stadio, tutto normale.

Cercavo amore e alla fine mi ero illusa fossi te

Cicerone nelle Filippiche ha detto “Sbagliare può succedere a tutti, ma è solo dell'insipiente perseverare nell'errore.” TE sei insipiente, cercati il significato su wikipedia.

Cercavo amore, ma alla fine ho avuto tutto tranne

MA DIO MADONNA, TRANNE CHE?!?

Cercavo amore e alla fine ho anche creduto fosse in te

Cosa te l’ha fatto pensare esattamente?

Cercavo amore, ma alla fine ho sparato contro
l’amore che mi prometteva di baciarmi, abbracciarmi, idolatrarmi

L’idolatria è stata per secoli un peccato aspramente punito, mi volto con sguardo nostalgico verso i lieti giorni della santa inquisizione e della Riforma Protestante…

Mi hai detto ti amo non ti conosco
Cercavo amore e alla fine mi ero illusa fossi te
Cercavo amore, ma alla fine ho avuto tutto tranne
Cercavo amore e alla fine ho anche creduto fosse in te
Cercavo amore, ma alla fine ho sparato contro te
Cercavo amore, ma alla fino ho avuto tutto tranne
Cercavo amore e alla fine ho anche creduto fosse in te
Cercavo amore, ma alla fine ho sparato contro
TE

Ma è una mia impressione o questa canzone ripete per 3 minuti la stessa identica solfa infima e insignificante con una sovrabbondanza di uso del TE? A questo punto meglio il ben noto tormentone estivo “Balada Boa” di Gustavo Lima, che come tutti i brasiliani canta emettendo versi indecifrabili ma almeno non ha la pretesa di dare un senso al suo

“Tchê tcherere tchê tchê, Tcherere tchê tchê, Tcherere tchê tchê, Tchereretchê Tchê, tchê, tchê”

La canzone in effetti è molto più divertente ed è il consiglio di Venceslao Scannalupo per la vostra estate!

Giudicate voi, comunque



martedì 26 giugno 2012

Celeste Gaia - Carlo

Io sono tra i pochi ad avere un posto fisso, in Italia. Non che sia grato a chicchessia per quello che reputo un mio diritto, ma sono felice della mia situazione. Certo, per portare a casa la pagnotta mi faccio il mazzo, ma mamma e papà mi hanno insegnato quanto sia bello ottenere quello che hai lavorando onestamente...


E' proprio per questo che quando penso ai milioni che si porta a casa una perfetta idiota come Celeste Gaia (Nome? Cognome? Pseudonimo? Bestemmie?) semplicemente mitragliando cazzate, il mio fastidio cresce e cresce e cresce...


Venceslao, pensaci tu!


Filologia del fastidio - Puntata II

a cura di Venceslao Scannalupo


Di grigio c’era l’acqua sulla strada

No, di grigio c’era la strada sotto l’acqua, semmai…

(grande Venceslao. ndr)

E l’angolo di pane profumava

Hai appena condannato un ignoto esercizio commerciale al fallimento. Non appena i NAS scoveranno la panetteria di cui parli e troveranno qualche anomalia nella canna fumaria o nell’impianto di areazione saranno obbligati a chiudere il negozio per accertamenti e a comminargli una multa milionaria. E tutto questo perché sei un’idiota incapace di andare a comprare il pane senza rompere i coglioni al resto del mondo.

Quel rosso un po’ sbavato mi guardava

Ma cosa vuol dire? Il rosso sbavato sarebbe un uomo dai capelli rossi cui hanno sputato addosso per genuino  diletto oppure parlavi del colore ormai sbiadito dei tuoi capelli che ti è saltato all’occhio quando ti sei risvegliata su una strada sconosciuta, in evidente stato di confusione mentale dopo una notte passata in compagnia di ogni droga conosciuta sull'orbe terracqueo e ti è venuta la geniale idea di donarci questo curioso spunto letterario precursore d’una silloge d’esordio che avremmo preferito non veder mai esordire?

Cosa pensava?

Che quello in cui ti sputano addosso per genuino diletto è un brutto mondo.

L’anello ora lo guardo e mi sta stretto

Ora ho capito, eri a Las Vegas! E sotto l’effetto delle droghe di cui sopra ti sei sposata col pingue ometto che gestisce il negozio di turaccioli & salvabuchi all’angolo tra la quinta e la nona! E ti ha pure donato un anello stretto!

Se capita lo lancio giù dal tetto

Chi, il pingue omino o l’anello?

Mi stringo le parole dette in bocca, la nostra storia…

La tua storia in effetti deve essere fatta di cose in bocca ma non credo si tratti di parole

Non sono adatta al clima

Non essere troppo generosa con te stessa, non sei adatta alla vita

Ho troppo freddo

Copriti

Umida un po’ più di prima

Deve essere l’effetto del rosso un po’ sbavato che ti guardava…

Entro nell’ascensore, che a farla a piedi si muore

Ti prego ripensaci, l’esercizio fisico fa bene!

(qui non mi sei piaciuto manco per niente. ndr)

E ad un tratto mi parli e mi dici che vai al sesto piano

Non posso essere io. Io scendo al quinto e puoi star certa che sarebbe più facile per me scendere al sesto in un palazzo di cinque piani piuttosto che rivolgere la parola a te in ascensore.

Carlo, Carlo, vorrei ti chiamassi Carlo
Ho sempre pensato che fosse un bel nome
Ma adesso io cambio opinione

Invece mi chiamo Venceslao, e di fronte a dimostrazioni di stupidità così pure e adamantine mi sento inerme! Peraltro non riesco a capire, se lui ti piace e vorresti che si chiamasse Carlo perché hai sempre pensato che fosse un bel nome, cosa ti spinge a cambiare opinione? Forse il fatto che lui non si chiami Carlo e che, considerando che in questo momento ti faresti anche un palo della luce ti andrebbe bene anche se si chiamasse Polifemo, nel qual caso dovresti sperare che abbia realmente un solo occhio così da rischiare di riuscire a nascondergli quanto sei imbecille.

Verdi, verdi, mi piacciono gli occhi verdi
Mi sanno di calma interiore equilibrio li ho sempre associati all'amore

Io invece li ho sempre associati alla pubblicità di una birra di cui non ricordo la marca dove c’era un tipo con gli occhi verdi che si alcolizzava su una barca a vela…

(ne stappo due? ndr)

Io abito al secondo ma ci penso

Non pensarci, è troppo basso, al massimo ti procuri qualche escoriazione e un paio di ossa rotte, non raggiungerai mai lo scopo, il MIO scopo…

Se scendo prima è chiaro che lo perdo

Infatti devi salire, un quinto piano andrà benissimo, oppure già che ci tieni puoi accompagnare lui al sesto anche se significherebbe un piano in più e non so se sono pronto ad accettare di sentirti cantare ancora il tempo necessario affinché l’ascensore si fermi e tu compia l’insano gesto…

E fermo questa macchina infernale
Così non vale
Dal quarto poi cadiamo al primo piano

Ma è una canzone sul suicidio con l’attualizzazione della chiatta di Caronte o la metafora di un amplesso che si avvale  della figura dell’ascensore che sale e scende?

Ritrovo quel suo sguardo più vicino
E' bello più di quanto mi aspettavo
E' così strano

Ma che cazzo c’è di strano? Hai incontrato uno che ti piace in ascensore e chissà perché hai sentito l’irrefrenabile bisogno di comunicarcelo, cosa che, credimi, è del tutto immotivata e soprattutto non richiesta, ma se il successo è questo allora domani descriverò con dovizia di particolari la mia visita medica insieme ai vecchi in coda dalle 7 del mattino. Potrei cantare così:
“Mariuccia, Mariuccia, vorrei ti chiamassi Mariuccia
Ho sempre pensato che fosse un bel nome
Ma adesso ridammi il bastone
Grigio, grigio, mi piace il tuo crine grigio,
Mi piace effettuargli il riporto, che è storto
E l'ho sempre associato a un aborto.”

Non sono adatta al clima in questo spazio l'aria piano si avvicina

In precedenza ho insistito nel consigliarti luoghi alti ma vanno benissimo anche bugigattoli in cui l’aria si consumi molto rapidamente; è una scelta più dolorosa che francamente non ti augurerei, ma se tu la preferisci…

Mi baci nel pensiero, pensa se fosse vero

Cioè aspetta, ti sei sognata tutto? Sei in un ascensore, magari insieme ad altra gente che ti scruta sconcertata mentre emetti mugolii di piacere e lanci sguardi di approvazione nel vuoto massaggiandoti lussuriosamente le labbra con la lingua? E ti sei sognata pure il rosso sbavato per i minuti in cui sei diventata la mascotte scema del palazzo i cui inquilini, nell’utilizzare l’ascensore, si sono dilettati nel lanciarti palline di carta o caccole nasali per controllare se eri viva mentre li accompagnavi in estasi da un piano all’altro?

Ma le porte si aprono, ricordo di essere in Francia

No tesoro, tu sei in Olanda o in qualsiasi altro luogo del mondo ove sia possibile reperire droghe talmente potenti da ridurre te in grado di scrivere una roba del genere e me in grado di trovarla persino orecchiabile, e il guaio è che io sono pulito!

Carlo, Carlo, vorrei ti chiamassi Carlo
Ho sempre pensato che fosse un bel nome ma adesso io cambio opinione
Verdi, verdi, mi piacciono gli occhi verdi
Mi sanno di calma interiore equilibrio li ho sempre associati all'amore

Il mio ritornello è molto più bello

(Verdi Giuseppe si sparerebbe, se fosse vivo, in compenso. ndr)

Carlo, Carlo se fosse vero
Carlo.

N.d.A.
Le istigazioni al suicidio sono volutamente esagerate e non riflettono la reale volontà dell’autore che è invece quella di suicidarsi egli stesso dopo aver constatato che questa canzone gli risulta orecchiabile.

Salite alti nel cielo del ribrezzo. Schiacciate un tasto alto sulla pulsantiera dell'orrido. Viaggiate con Celeste Gaia sull'ascensore dell'AMMMMORE


Riconciliarsi coi Timpani

Non ci fate l'abitudine. Il Filo Illogico prende molto seriamente la sua missione, e non demorde, ma questa è un piccolo regalo che ci vogliamo e vi vogliamo concedere.


Ripeto: non vi fate la bocca, perché non è detto che la cosa si ripeta...

Venceslao Scannalupo's choice






Lovely Rita's selection








Gino Bracieri's option

Ed infine, la mia scelta. Dopo lo tsunami di testi al limite della denuncia, vi regalo una canzone scritta da uno dei parolieri più geniali che io conosca. Serve un (po' più di un) minimo di conoscenza dell'Inglese, ma ne vale la pena. Fidatevi





Tutti i diritti riservati agli Skyclad e bla bla bla :P

Valerio Scanu - Per tutte le volte che

La nostra adorabile Rita è seduta su una miniera d'oro de merda. Non stupisce che sia così prolifica ed alacre, e soprattutto non stupisce che ad un certo punto si inizi a fare sul serio...


Goood Morning San Remoooo - Puntata IV

a cura di Lovely Rita

È arrivato il momento.

Sinora ho giocato, ho cincischiato, mi sono sollazzata con gli occhialoni e i piccioni e i birignao. Adesso si fa sul serio. In fondo qualcuno deve pur sporcarsi le mani, e chi meglio della corrispondente dal fronte?

Il pezzo che vo a smontarvi di qui a qualche riga altro non è se non uno schizzetto di escremento musicale liquidino che -senti senti- si è andato a posare niente popò pupù di meno che sull'Empireo delle Canzoni Vincitrici del Festival di Sanremo, e dunque, come potrete immaginare, miei piccoli masochisti adoratori dell'orrido, trattasi di merda di razza, merda di leone



Merda impastata a tavolino, merda televisiva, mostruoso aborto del neurone sfiancato condiviso da tre (e dico tre) giuovini virgulti della musica italiana poppettara "io c'ho la voce e canto i sentimenti ma siccome sono bravo/a ed eclettico/a so pure ballare fare ciao con la manina ed allacciarmi le scarpe". Il segreto è svelato, sto parlando del tridente Pierdavide Carone, Alessandra Amoroso e Valerio Scanu°, tre sfigati bruttini e ignorantelli lanciati nel firmamento in fondo al buco del cesso della musica da Maria Pigmalionedeipoveri Defilippi e della loro inqualificabile "Per tutte le volte che". 

Mica doppie punte!

Per tutte le volte che
mi dici basta e basta più non è
non corrisponde il flusso delle tue parole al battito del cuore

Cominciamo bene. Vi ho già detto che il mio è un lavoro di merda? Mi tocca riconoscere subito all'insieme di zucche vuote che, immagino con fatica e perdendoci il sonno, ha avuto il lampo di genio di mettere insieme quest'accozzaglia inveterata di termini la capacità rara di costruire una strofa che non significa un emerito stracazzo di niente. Proviamo a parafrasare? 

A me viene: ogni volta che mi dici basta ma non basta (che roba è? anche questi parlano in codice?) le tue emissioni di voce sono dissonanti dalle tue pulsazioni cardiache. Ci può stare (e anzi mi sembra in sé abbastanza normale), salvo che adesso la diabolica trimurti mi ha messo addosso il desiderio di verificare com'è che parla una che invece va in assonanza col battito del cuore. Qualcosa tipo tutum tutum tutum? Come picchiare sul legno?

Per tutte le volte che
mi chiedi scusa e scusa più non è

Ariturna , prima basta ma non basta, ora scusa che non è scusa, ma scusa tu perché gli domandi scusa se non vuoi che ti scusi? Non puoi più semplicemente dirgli la verità -e cioè che è un asciugone?

ma trovi sempre il modo di farmi sembrare il simbolo del male

A me piacerebbe trovare il modo di inchiodare i tuoi arti a una croce e capovolgere te e il supporto. Mi sembra che come simbolo del male sia un'immagine abbastanza classica, aderente ai canoni canalecinquici della prima serata defilippoide, gggiuovane e roccherrolle. Sepoffà?

Per tutte le volte che
è tua la colpa, forse non lo è
ma il dubbio basta a farmi ritrovare quella voglia di gridare ma,
poi c'è una volta in cui scatta qualcosa fuori e dentro di noi

(Tutum tutum tutum… lo sentite anche voi? Nooo che non è il battito del cuore in assonanza! Sono i corpi ormai rinsecchiti di Dante, di Petrarca, di Manzoni, Verga, Pirandello e tutti i cruscanti gli angeli e i santi che si rivoltano all'unisono nei loro sarcofagi).

Piccoli, giovani virgulti che guazzate gioiosi negli escrementi musicali di cui vi siete cibati e che avete espulso, teneri e innocenti saltimbanchi canterini, non è che avete voglia di gridare perché avete mangiato una trappola per topi che vi è scattata proprio lì ad altezza piloro? Non ve l'ha detto mamma Maria che non fa bene mangiare i coltelli, i sottovasi e le trappole per topi?

e tutto il resto è piccolo
Come uno spillo impercettibile

Evitate anche gli spilli, almeno nei pasti principali

Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo

L'unico risultato dell'averli mandati in gita scolastica in Finlandia


sono questi due versi merda

perché

già, perché?

Noi coperti sotto il mare a far l'amore in tutti
i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo

Ve l'ho lasciato così, integro e fulgido, il verso attorno al quale si sono dipanate, nette e antitetiche, le posizioni di limnologi di ogni età ed estrazione e nazionalità, e tifoserie anche: dal lago di Lesina al lago Balaton, dal lago d'Aral al lago di Bolsena, tutti a chiedersi la stessa cosa: ma chemmminchia significa? Che luoghi, che laghi? ma soprattutto: lo sanno, i fantastici tre, che essere coperti sotto il mare significa stare sotto una colonna d'acqua che farebbe loro implodere i polmoni (specie se, come sostengono, si trovano intenti a ficcare come bestie in calore?). Dovessi azzardare un pronostico, direi di no.


(e qui mi riferisco alle 14enni che si sdilinquiscono. Ma non vi sentite prese per il culo? Per niente per niente? ndr)

l'universo che ci insegue ma
ormai siamo irraggiungibili

Upperbacco, attenzione! Qui i nostri si lanciano in una rivelazione senza precedenti: loro corrono e l'universo li insegue. Dunque corrono fuori dall'universo, e dunque… c'è altro fuori dall'universo! E possiamo dire con certezza, dalle prime evidenze, che non si tratta di vita intelligente.

Per tutte le volte che
un pugno al muro nulla fa perché
questo dolore è dolce come il miele
confrontato con il male che noi ci facciamo
se così potente questo amore che ci difendiamo con tutta la forza ma non basta quasi mai

tutum tutum tutum…
(che lavoro di merda)
Questa strofa è un inno alla canzonetteria da quattro soldi che propaga (specie tra brufolose adolescenti rincoglionite che non hanno mai visto il mondo la fava) l'idea strampalata che l'amore è bello solo quando fa soffrire (cioè lui ha una fava da 30 cm o, più semplicemente, appena apri bocca per dire bè ti scende addosso una mazza chiodata). Nel caso specifico del nostro trio monnezza lui tira pugni al muro (probabilmente per demolirlo: ma quanto costano i muratori a Cinecittà?) ma non si fa male, uuuuu, anzi, una botta di vita, addirittura il miele (guarda che è sangue, brutto deficiente!), e a un certo punto il dolore sparisce e resta la fava, che punta a piantarsi dove non batte il sole e, sfidando le resistenze della controparte che si difende con tutta la forza, alla fine sfonda e vince.



Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perché
noi coperti sotto il mare a far l'amore in tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo
l'universo che ci si insegue ma
ormai siamo irraggiungibili...

controlcì controlvì a sfumare
(tutum tutum tutum tutum)

Beccatevi il video, se ce la fate. Vi anticipo che è una caotica alternanza del faccino imberbe ma barbuto (vedere per credere) del cantantino defilippico con una coppia di sfigati che limonano su un letto che gira per la città. Ho solo una parola per definirlo. Disgustoso. 




sul blog non riesco a linkare la cacata originale: ciapatela qui


Se vi fidate, vi suggerisco la più godibile esecuzione dei due amici di Maria (il destro e il sinistro) che si guardano in tralice sul palco dell'Ariston



PS: io mi dissocio da alcune espressioni che trovate nelle note. Rita dice che il pezzo è abbaiato da Valerio Scanu. Ovviamente se un pezzo è abbaiato, è abbaiato da un Cane. Valerio sCane, per l'appunto. Ecco. Il Filo Illogico propende per la precisione e la tassonomia. Si chiama Valerio sCane.



° per la precisione la canzonaccia è scritta da Pierdavide Carone e abbaiata da Valerio Scanu. Per non farsi mancare niente, in qualche occasione quest'ultimo l'ha ululata assieme ad Alessandra Amoroso.

Charles Aznavour - Il sole verde tornerà

Charles Aznavour è come l'ispettore Derrik. Solo a sentirne il nome una nera cappa d'angoscia mi ottenebra. Aznavour sta al pop come il funeral doom sta al metal


Ovvio che di uno così si può occupare solo il più temerario collaboratore del Filo Illogico: Gino Bracieri


Vai Gino!





The dark side of the room(enta) - Puntata I

a cura di Gino Bracieri





C'era un tempo chiamato "anni settanta". E se il medioevo è detto "i secoli bui" qui, complici droghe di varia natura, erano i colori a predominare. Ed ecco che anche grandi interpreti si sono evidentemente calati...nella parte incidendo brani che acquistano senso compiuto solo davanti a platee di ufologi toscani che non fumavano esattamente toscanelli.

Le mie mani si giungono ora in una preghiera: Caro buon Gesù fammi dono di dosi sostanziose di LSD affinché io possa ascoltare cotanto surrealismo e perchè io lo possa comprendere.


---10 minuti dopo---


Mi spiace per chi legge, la preghiera non è stata ascoltata mentre io invito voi a tuffarvi nel meraviglioso mondo delle droghe sintetiche: quelle che trasformano la vostra vicina ottantenne in un bel bocconcino... A pensarci bene anche il cane diventa un bel bocconcino. Se devo dirla tutta perfino la serratura del bagno non è niente male. Infondo si tratta solo di riperpetrare l'amore libero. E voglio sentirmi libero di amare una porta. Una che apra a comando.

Invece Aznavur vuole, in questo delirio di droghe pesanti, istruirci su come conquistare una donna drogandole il cocktail. Siamo ne 71 e "Il sole verde" comincia così:


Non appena il mondo gira
E il tuo cuore scopre già la miseria,


La roba non è di primissima qualità, e minare le sicurezze di una donna è sempre la strada migliore per aprirsi un varco tra le sue gambe. Lo sappiamo tutti

(orcozzio. ndr)

E diventa color sangue
La ragione che non ha più pietà,


Oggi abbiamo il roipnol ma immaginate gli anni '70. Questo trip parte male, davvero male.

Quando i lupi vanno insieme
Ed impari che cos'è la cattiveria,


E temo per Charles che non sia nemmeno stata pagata.

Fa grondare la rivolta,
Pensa che io sono qui qui con te.


Certo, come non fidarsi di un pusher che da roba scadente e che ti fa schizzare in trip malati?

Ritornerà la verità,

Il più delle volte ci si rimane. Credimi Charles, non usarla più quella roba sennò ti ritrovi da solo a Venezia.

Il sole verde tornerà,

E parte il trip. Il bello di questa canzone è che il viaggio è sottolineato da archi in crescendo. Rende bene l'immagine dell'arcobaleno che esce dalla testa della guardia in How High.

Ritornerà il giorno in cui
Si capirà,


Il metadone chiama. Credimi, segui la sua voce. Non sei uno dei Pink Floid, certa roba ti fa male.

(Syd Barret rulz. ndr)

Il fuoco più non scotterà

Ecco, ora vienimi a dire che sai anche volare!

E l'esperienza ci darà
Dei giorni bianchi e verrà
La felicità.


No, qui in italia in quegli anni avevamo solo gli anni biancocrociati!
Ci sei andato vicino, ma la felicità era un'altra cosa. Anche se effettivamente 40 anni fa il PIL era un problema solo con le femministe.

Dorme la tua fattoria
E gli utensili son là nel granaio,


Il trip "maniaco dell'ordine". Incredibile! Che roba hai preso? Mia madre potrebbe volermene dare un po'.

Sta bruciando tutto il grano
Nei pensieri caldi che hai con te,

Se brucia il granaio la meditazione è fuori luogo temo.

Nel tuo cuore un odio strano,

Sta bruciando il granaio. Mi pare ovvio che una sia un po' incazzata. Non lo trovo particolarmente strano.

Ma non è che tu lo vuoi per viltà,

Qui mi sa che ho preso un abbaglio. Il trip l'ha fatta cedere. No, non lo vuole per viltà, è solo strafatta.

Fammi stringere la mano
E così tu soffrirai la metà.


La violenza sessuale è un reato. E comunque il fatto che tenendole la mano lei possa sentire meno dolore è una balla. Prova a dare un calcio secco ad una pietra, poi ti tengo la mano e vediamo se soffri la metà!

(questa secondo me è un'ardita metafora degli sconti che gli fa il pusher. Saldi. La robba al 50%. ndr)

Dopo il vento e la tempesta,

Ah, ste scorreggette vaginali. Roba da epopea lirica o porno di bassa categoria.

Quando il sole tornerà sopra i campi,

Passa il trip. Aznavùr scappa prima che si renda conto di quello che hai fatto. E' un consiglio!

Quando vento nella testa

Si succede dopo una notte brava.

Le tue piaghe guarirò se vorrai,

E' inutile che tu ti faccia venire i sensi di colpa ora. Non credi?

Con i piedi sopra il mondo,
Se la guerra si farà ma per gioco,


Io te l'avevo detto di scappare. Non credo scherzi con quel macete tanto amichevole.

Tu sarai un mezzo Dio
E godrai la libertà che verrà.


Ma non puoi sedarla ancora! Basta con la droga! FA MALE





Ed ecco a voi il trip in HD (che angoscia)



lunedì 25 giugno 2012

Fabri Fibra - Tranne te

Io odio Fabri Fibra. Ma davvero...


Nota: il testo è stato falciato. Eliminando gli innumerevoli  ctrl + c/ctrl + v, si giunge si è no al 50% dell'originale. Questo dovrebbe farvi riflettere.


Rap futuristico a
Rap futuristico o
Rap futuristico e



Se non conoscessimo il soggettone autore di sta botta di diarrea musicata potremmo addirittura sperare nell'originale connubio tra i testi del Palzzeschi di seconda maniera e le raffiche al fulmicotone vomitate nei nineties dal Wu-Tang Clan. Ma siccome Fabri Lassativo Fibra (il cognome d'arte è un chiarissimo richiamo alla regolarità intestinale) non sa nulla ne dell'uno ne dell'altro...


Da notare le vocali... Babè...

Ma cos'è sta paranoia



Vocina di merda. Sta zitta ché magari se non lo provochiamo sta zitt...

Aspetta fammi fare



Come non detto...
Ok, ok, ti lascio fare.


Quello che non capisco, comunque, è perché la vocina stupisca che io sia paranoico. Siamo all'inizio di un travagliatissimo cammino. Percorrere il miglio verde sarebbe più piacevole. Salire in ginocchio al calvario con la croce in spalle e la strada disseminata di cocci di vetro sarebbe ameno, al confronto...


Vocina di merda...


Dai facci ballare


Zitta, maremma maiala....


Lo fanno tutti tranne te (Cosa?)


Nulla, nulla Fibbbra.. Lascia stare... dai... E' fatta così, la conosci...


dai fibra caccia un po di
rap futuristico



Mapporc!!! Ma vattene a scuola ad imparare l'Italiano. Sei peggio del vocoder dei subsonica


Ok!

Cazzo, siamo fottuti!



Siamo rovinati e la certezza deriva da questo:




Le movenze da emiparetico del Nostro nell'atto di profferire un banalissimo 'OK' sono foriere di terribili presagi. Provare per credere al secondo 26

Rap futuristico A B
Rap futuristico Ab Ab Ab AB



Il buon Crusca mette subito in chiaro le cose. Lo sponsorizzano le banche e per farcelo intuire cita l'ABI


Rap futuristico Fa Bri
Rap futuristico fabri fabri fabri fabri 



Come se non sapessimo che sei tu...

Rap turubistico B A
Speperteristico fibra fibra fibra fibra
Speperefistico C D
Rap futuristico°






Anche se tutti ballano 
tanne te


Non è che non ballo perché sono ai margini del fighettaio che ti porti in giro per (finti) slum. E' che la musica fa veramente cagare.


E il tuo drink sembra quasi un the
E un motivo sotto sotto c'è c'è c'è



Si minchione, il il motivo c'è


Tu vuoi lei (tu vuoi lei)


Nonostante il motivo ci sia - anche se tu, da tamarro modello, lo ignori -, mi piacerebbe seguire il tuo ragionamento per un attimo...


Il mio drink sembrerebbe the perchè voglio farmi una? Smettila con le pasticche, va...


Si ma lei ha gia un marito che
Che ti cerca immagina il perchè 



Perché tu hai spifferato qualcosa che non esiste. Come alle medie. Vai a dire a quello grosso che sparlo di lui (o che voglio farmi sua moglie) per farmi menare. Comunque questo è incoraggiante. Non sei del tutto analfabeta. Il fatto che tu conosca questi giochetti indica che le medie le hai almeno frequentate. Non finite, ma frequentate. E' già qualcosa.

C'è una festa siamo in 103



Contati, eh? Ma compresi gli imbucati? Ah, no vero, figurati. Chi si imbucherebbe ad una tua festa? Anzi, ammettilo, quanto li hai pagati?


3 mila e 33 


Euro? Sticazzi. Va bene che è una tua festa, ma io per 500 € venivo.


tranne te 


Ah, non mi vuoi? E vabbè, cazzi tuoi, paga tremmilaeuro a persona...


Rap futuristico
tranne te tra me e te tranne te
tranne te tra me e te tranne te
Rap futuristico
tranne te tra me e te tranne te
tranne te tra me e te tranne te
tranne te tra me e te tranne te tranne te 


Eh?



[omissis]


D'estate lavorano tutti perchè
tutti lavorano tranne te



Ma veramente d'estate non lavora un cane. Do you know FERIE?
E comunque, scusa... Qual'è il nesso? Lavorano tutti perché non lavoro io? E che sono il Re di Zamunda?


questo pezzo piace a tutti com'è
tutti lo cantano tranne te 



Io, adesso, non sarei così sicuro, Crusca! Davvero. Le illusioni sono belle finché durano, ma poi fanno male. Svegliati finché sei in tempo.

La vita che sogni e tutta un pacco
Come in tv affari tuoi 


questa è la vita che sogno, Crusca
Ah si? Allora ringrazio il dottore per l'offerta, tengo il pacco e vado avanti.


E come la verginità 
d'un tratto prima la perdi poi la rivuoi


Nessi in libertà...


qui c'è la musica e tu non balli


Musica... Adesso... Non esageriamo...


tu parli parli parli 


E tu pure, purtroppo...

easy rider sopra un harley
con la maglia di bob marley 







Che tu possa morire, Crusca, ORA!

le mie rime la gente le mima



Cos'è, il summit internazionale dei tetraplegici?


ma dopo tutto sono meglio di prima


Sarai 'meglio' ma sei sempre peggio di un incidente stradale


lo spettacolo e finto di brutto hanno tutti capito il trucco 
tranne te tranne te 


No, Fabri, veramente... No. Io l'ho capito. Se tutti l'avessero capito tu saresti povero in canna, fidati...

[omissis]


se tu sei bella e bionda grida ooooooooooooooh
se tu sei bella e mora grida oooooooooooooh
se tu sei fidanzata grida ooooooooooooh
se non sei fidanzata grida oooooooooooh 


Furbo il Crusca! Facendo 'reppe' ha capito che non si sarebbe potuto reinventare alla Diggèi Francesco (peste lo colga), e che ti fa? Si inventa il pezzo spendibile nei villagi vacanze di Ostia o Riccione. Sarà un cane, ma a me pare più na volpe... Sempre canidi sono...



Rap futuristico hey 

Va che se arriva Fonzie e ti batte come un Juke Box



Oh oui oui c'est la madelein
quasi quasi faccio rap in francese



Fallo in Klingoniano ché non ti capiamo e la vita migliora


mi fa piu elegante cantante


Forse 'Crusca' non è azzeccato come epiteto. Torniamo ad un più prosaico Fibra


tira su le mani se anche tu c'hai l'amante


Successone tra gli zarri in disco, oh!


nella pista c'è fibra a palla 



"Ballano ballano ballano sulla pasta del capitano"


è il mio ragazzo guarda come balla


CLAMOROSO COMING OUT!!!


a 12 anni a contare le stelle
a 30 anni a contare le parcelle
nella testa ho mille particelle



Eh, se la tagli male so cazzi...


di notte sogno mille porcelle


Bisex, dunque...


mi regalano le tagliatelle
quando mi vedono a Trl



neanche i gangsta repper duri eppuri si salvano dalla kissing rhyme


di politica non sono l'esperto


Non so come mai, ma lo immaginavo...


ma dicono l'italia sara presto un deserto 


Ah, pure tu con sta questione di Monti, Bilderberg, Goldman Sachs (non sucks), i Rettiliani, i Massoni, il Chupacabras e via discorrendo?


tra 20 anni saremmo tutti quanti emigrati a  saint tropez 
tranne te 


Fate fate. Fate pure. Poi però mi spieghi che cazzo ci fate in 59.999.999 a saint tropez

[omissis]





Sono sfiancato. Nessuno è obbligato a guardare questo video... TRANNE TEEE TRANNE TEE TRANNE TEEE°°




° Che poi... Saranno mica sti versi usciti a caso dal sacchetto delle lettere dello scarabeo il 'futurismo'? Santo Marinetti Martire... Speriamo di no
°° nel video non manca nulla: negri, basket, break dance, piatti, graffiti, bike trial, mossette da rapper, fica, braccia conserte, segni di vittoria... Mancano solo un bel 'qui una volta era tutta campagna' e 'quando c'era lui i treni arrivavano in orario' ed abbiamo completato l'album