mercoledì 11 luglio 2012

Patty Pravo - E dimmi che non vuoi morire

Ecco, ci assentiamo per qualche giorno, e voi pensate che la nostra missione sia stata abbandonata. 

CATTIVI BAMBINI, CATTIVI.

Sapete cosa vi siete guadagnati, per punizione? SBAM, SBAM, SBAM - Un trittico di acido genio.

Bando alle ciancie, e partiamo con


Goood Morning San Remoooo - Puntata V

a cura di Lovely Rita




Di ritorno da un viaggio musicalmente purificante, oggi voglio demolire per voi una canzonaccia spacciata per roba intellettuale e prodotta da un mostro bicefalo di cui (ahimè) sentirete ancora parlare in questo blog.



Uno dei cefali è lui, il fiascone nazionale, l'autore° con l'ego spropositato: più imponente del suo punto vita, più maestoso della sua sconfinata ed enciclopedica ignoranza di ogni sia pur piccola ed elementare regola di grammatica e/o sintassi della lingua italiana; colui che di recente si è "dimesso dalla professione di rockstar" (ammettendo così implicitamente di non aver lavorato per neanche un singolo, miserrimo giorno in tutta la sua vita, che di spericolato ha solo le acrobazie grammaticali e le perifrasi senza senso a cui espone i suoi esaltati fan) per mettersi a fare il censore su facebook, dove di tanto in tanto pubblica note sconclusionate ed incomprensibili (perché sprovviste non solo di filo logico ma anche di struttura sintattica, e nelle quali i punti e le virgole sono usati a mò di orpelli ornamentali) nelle quali attacca questo o quello forse perché privo di specchi che lo supportino nell'atto di sputarsi in faccia da solo.


Il secondo cefalo è il monosopracciliato Gaetano Curreri, il sosia di Valerio Staffelli imprestato alla musica (permettetemi l'esagerazione) e purtroppo mai richiesto indietro dalla legittima proprietaria, l'agricoltura; l'uomo dal timbro inutile e polveroso, già leader di una formazione storica, uuuu, quanta roba, gli Stadio! Ma voi ve li ricordate gli Stadio? Io no.








La fortunata vincitrice di questo pezzo che di memorabile ha solo il sollievo che si prova quando è finito è la ex ragazza del Piper, la madre di tutti i birignao, Patty I wannabe foreveryoung Pravo, che appena prima di barattare quanto le restava di umano per una quindicina di chili di plastica si è prestata all'interpretazione intellettualoide, in realtà poco meno che ridicola, di questo pezzaccio nonsense e inascoltabile, facendosi plasmare dal cefalo numero 1 onde replicarne paro paro le vocali buttate lì quando non sa che cazzo dire, e che però nel cefalo distorto del fiascone fanno tanto rocchestarre vitaspericolata. Non so voi, ma io mi sono sempre immaginata la Patty che canta questa canzonetta al suo toyboy, l'uomo che glielo dà per pietà soldi tanti soldi mentre lei crede che c'entri il legame intellettuale e l'eterna giovinezza al botulino.




Guarda, io sono da sola ormai.

No, dai, se chiami il chirurgo estetico quello ti fa compagnia molto volentieri

Credi, non c'è più nessuna che
quando chiedi troppo e lo sai,
quando vuoi quello che non sei te
ricordati di me, forse non ci credi.

Fermiamoci un attimo. Fino al "sei" ci poteva anche stare, si poteva abbozzare l'illusione che questa strofa avesse un senso. Il primo colpo è il te usato in luogo del tu, che mi associa al collega Venceslao nell'augurare a chi ne fa cotale scellerato uso un'eternità di torture infernali commisurate almeno al fastidio che questo erroraccio da bulletti della periferia milanese (ma tanto rocchestarre, eh) provoca in tutti coloro che possiedono una minima scienza della lingua italiana. Ecco, il "te" si porta dietro un'accozzaglia di parole messe lì per caso e spazza via il miraggio che dalla penna dei due cefali sia finalmente uscito qualcosa di coerente, spingendo la strofa giù nel baratro dell'insensatezza. La riconoscete, vero, l'impronta inconfondibile del fiasco, il profumo delle strofe "io parlo sgrammaticato perché sono roccherrollo e se voi non capite siete deficienti"?

Sguardi, guarda sono qui per me

Già, guardano costernati la ragazza del Piper ridotta a un ammasso di gomma

Non ti ricordi, eri come loro te.

Ancora questo te che fa le veci del tu, ma sorvoliamo: qui si dice che anche il toyboy, prima degli assegni, la guardava con compassione

Sono tutti quanti degli eroi
quando vogliono qualcosa, beh
lo chiedono lo sai a chi può sentirli…

Infatti il toyboy ha fatto bingo, e approfittando del fatto che la piperina non è ancora sorda, ha chiesto ed ottenuto. Il fatto che qui viene descritto per questo come un eroe non deve stupire, dato quello che -presumibilmente- gli è stato richiesto in cambio.

La cambio io la vita che
non ce la fa a cambiare me

Qui naturalmente è il fiascone che parla del suo punto vita: ringrazio Dukan, rifiuto la dieta e vado avanti.

bevi qualcosa, cosa volevi

I toyboy bevono solo Dom Perignon, e non vogliono meno di una garçonnière in costa Smeralda

vuoi far l'amore con me

Solo dopo il Dom Perignon e la garçonnière


(tanto Dom Perignon. ndr)

la cambio io la vita che
che mi ha deluso più di te

Eeh, sì, già che ci siamo perché non chiamare in causa la protagonista di uno dei più sgangherati rigurgiti fiasconi?

portami al mare, fammi sognare

Prima l'assegno

e dimmi che non vuoi morire...

Scherzi? Finché paghi io resto vivo e vegeto!

Dimmi, sono solo guai per te.

Occazz, devo pagare l'ICI sulla garçonnière?

Dimmi, ti sei ricordato che
hai una donna che se non ci sei
come fa a restare senza te.

No, bella, sono io che senza di te non mangio!

Piangi insieme a me dimmi cosa cerchi.

Ummm, non so… proviamo con una Bentley?
(qui nella canzone risuonano alti i pifferi della tradizione fiaschiana)




La cambio io la vita che
non ce la fa a cambiare me
bevi qualcosa, se non ti siedi
vuoi far l'amore con me

Interessante in questa strofa la mini-variazione rispetto all'omologa precedente. Segno che forse nottetempo, mentre il fiascone si occupava del suo ego e la piperina del suo parrucco, il cefalo n. 2 ha avuto accesso a una biro e cambiato tre parole a scazzola, sperando che gli altri non se ne accorgessero. Che burlone questo Curreri!





la cambio io la vita che
che mi ha deluso più di te
portami al mare, fammi sognare
e dimmi che non vuoi morire...

la la laaaa laaa la laaaa…

Non poteva mancare nella canzonaccia il vocalizzo riempibattuta made in Fiasco ™.

e dimmi che non vuoi morire...

Guarda, sinceramente se la canzone continuasse ancora un po' potrebbe venirmi la voglia di darmi la morte come sana alternativa a questo strazio. Fortunatamente il pezzo finisce qui, accompagnato all'uscita dai pifferi fiascosi, e la vita torna gradevole.

Ciapatevi l'esibizione della allora cinquantenne del Piper, bestiacce!



° perdonatemi, ma per me "cantautore" è un'altra cosa

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