giovedì 6 dicembre 2012

Vasco Rossi - Vivere o niente

...niente va bene uguale, Kom! Fidati.

Rieccoci, gente. A dispetto dei proclami settembrini la mia vita e quella dei miei colleghi in redazione ha assunto declinazioni così frenetiche che nessuno ha avuto tempo di pubblicare. Non ci lamentiamo, al contrario del Fiascone Nazionale ((c) Lovely Rita) che come vedremo tra poco ha inaugurato il filone del Pensio-Rock: pop slavato che viene pubblicizzato manco fossero i Purple, con testi che sembrano le lamentele dei vecchini in coda dal medico. 



Torniamo a noi: oggi sono successe due cose. In primis la banca mi ha concesso una tregua inaspettata: ti prendi mezza giornata di permesso per delle commissioni e ti sbrighi in cinque minuti. Bello no?

In secondo luogo, mi è capitato di sentire sta VACCATA di Fiasco 'SignoraLeiNonPuòSapereCheDoloriCc'hoLaSciatica' Rossi.

Vuoi non cogliere i segni del destino che, mentre ci guida inesorabile al ventuno corrente mese di Mayesca (come si dirà? Mayana, Mayonchi, Morgan?) memoria, sparge e spande spunti appetitosi?

Appunto, non vuoi...

Rivelerò

Cazz... La crisi di mezza età inoltrata di Fiascone minaccia burrasca. Siamo 
ai titoli di coda si spera... (In effetti è quasi un anno che ce la mena con la 'pensione da rockstar'°). E' tempo di bilanci et lamentevoli rivelazioni, mi sa...

Cose che nessuno sa di me

Guardi, Rossi... Lei non è Lemmy Kilmister. Così, ad occhio e croce, sta per dirci cose prive del benché minimo interesse, ma dai, abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno



E lo farò
Solo perché tu non sai com'è


Eh? Non ho capito. Rivelerai particolari truculenti della tua vita da Pensiorocker solo perché io non so com'è... Cosa? Cosa non saprei com'è? Che senso ha?

Qua due sono le cose: ho ti hanno staccato la flebo di Lexotan o non sapevi che cazzo buttare a questo punto del testo(!) e come al solito ci hai infilato minchiate.

Ipotesi non mutuamente esclusive peraltro...

Brividi

E conati e convulsioni... Hai ragione.

Sento quando guardo
I lividi
Che han lasciato segni dentro


Qui prendiamo una bella manciata di concetti pensiorock (lividi, sofferenza interiore, guardarsi dentro, esperienze dolorose), la sbattiamo dentro una ciotola, frulliamo bene e ta-daaaa... Costruzione insensata, concetto fiacco, sintassi massacrata... Merda, in sostanza. Fiasco, sei una sicurezza...

Che poi. Super Nonno Fiasco con la vista a raggi X: vede i segni che i lividi lasciano dentro. Spiace, bello mio. Se avessi un minimo di dignità poetica avrei potuto lasciare perdere questo noema, ascrivendolo alla categoria delle licenze poetiche. Siccome sei tu, però, castigotti.

Io non ho voglia più di fare finta
che
Che vada tutto bene
 

Vasco, ci hai rotto il cazzo. Hai bevuto tavernello e pippato coca in quantità che musicisti ben più stimati (e giovini) di te definirebbero ridicole, mentre di converso hai sguazzato in oceani di denaro che manco zio paperone...

Hai avuto una vita tutto sommato (immeritatamente) fortunata e (checché la tua figura di rocker per verginelle ne risulti diminuita) salutare, ma continui a piangere miseria, malessere e drammi coniugali. Basta. Vatti a lamentare in bocciofila o davanti al cantiere di via Comacchio. Basta. Non se ne può più dei tuoi drammi esistenziali di cartapesta. Le ragazzine in terza media si lamentano meno. E che cazzo! Peraltro poi a cosa è dovuta questa atroce necessità di fingere che vada tutto bene? Scopriamolo...

solo perché “è”

E vaffanculo allora! "Solo perché è" cosa? Non puoi scrivere roba del genere e non fare NEMMENO lo sforzo di impapocchiare una parvenza di senso. Scrivi perché la tua vocina berci in metrica, menando periodi sconclusionati e quando ti trovi nel vicolo cieco del nonsense non fai nemmeno il tentativo di chiosarli?

Non dico cancellare e riscrivere il testo(!) ma almeno inventati qualcosa. Anche un concetto inverosimile andrebbe bene (tanto tu SEI inverosimile). 

Invece no.

Ci lascia appesi. Non sapremo mai cosa tormenta il Kom (forse perché il malessere è finto e serve a vendere alle ragazzette di cui sopra, ma poi dite che sono malizioso)


Guardami


Devo proprio?

Io sono qui 

Eh, notavo, purtroppo...

E te lo voglio urlare


Cosa vuoi urlarmi?

Io sto male

E te pareva. Evvai di PENSIOROCK. Che c'hai? La prostata? I calcoli? Il catetere fa male? 

A parte che è anni che lo urli e non crepi mai...

Vivere o niente

Come se fosse, Kom...
(Che poi che cazzo significherà... Boh?)

In fondo poi nemmeno sai perché


Toh! Un bue che dice cornuto ad un asino. Che piacevole bucolicheria

Solo ti muovi
Dentro questo spazio tempo
 



e

E...? 'E' cosa? Ma cazzo, lo hai rifatto! CAZZO!

Lividi
Vedi i tuoi ricordi
Brividi
Quando senti che sono già morti


Soccia, il Baudelaire del Lambrusco! Il crepuscolare dello Squacquerone...
(Notare la stecca turbonucleare, peraltro)

Io non ho voglia più di fare finta
che
Che vada tutto bene solo perché “è” 

control-c,control-°°

Guardami
Io sono qui
E te lo voglio urlare
Io sto male 


Fusse ca fusse
(Violini, che fanno molto orchestra e componimento maturo)

Io non ho voglia più di fare finta
che
Che vada tutto bene solo perché “è”
Guardami
Io sono qui
E te lo voglio urlare
Io sto male


Sigh...

Ed ora, il momento di stare male è giunto anche per noi: godetevi questa antologia del NULLA in formato .mp4




° a tal proposito, ecco un mio tributo alle dichiarazione sulla 'pensione da rockstar'
°° la v è stata omessa: se Minchio Rossi non conclude i concetti, perché dovrei farlo io?

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